Il soggiorno
una sera
tornarono dalla stazione
i morti di casa mia. uno
dopo l’altro, i pugni
chiusi ricordavano i tulipani
stretti la notte su se stessi, ricordavano
il periodo sciupato
nell’essere morti. a loro ormai
apparteneva tutto da ere :
ogni parola, appena fuor
di labbra, ogni buona
frase, come sempre
la salsiccia di fegato fatta in casa, la
conserva di prugne, inoltre
tutte le sigarette & quanto
alcol rimanesse. immobili
guardavano la televisione, mangiando cioccolata (in quantità
immense) & mugugnando
versi tra sé e sé. una sera
tornarono dalla stazione
i morti di casa mia. era dicembre &
il primo treno partiva solo a marzo
da : Lutz Seiler – La domenica pensavo a Dio – Del Vecchio editore
Trad. di Paola Del Zoppo