Epifania
In fondo al tunnel c’è sempre la luce:
bisogna conficcare gli occhi al centro
della tenebra con fervore credente
e alla lunga lontano affiorerà un fulgore
come risplende in ogni strada un miraggio
La sepoltura dei vivi
Se tutto è sempre adesso poi il sogno
dell’adesso che sarà è solo desiderio
adesso di qualcosa che mai sarà
perché il desiderio è l’adesso e l’oggetto
la carota sempre davanti
non ancora raccolta e condannata
a vivere in potenza sottoterra
È infinita questa povertà abbandonata
La moneta del sole si deposita
nel salvadanaio dell’orizzonte
nel regno graduale della notte
la mancanza ci uguaglia a poco a poco
nessun corpo getta ombra ormai siamo
ognuno corpo d’ombra tra le ombre
e l’oro assente della luce
proietta nelle alture delle ansie
un cielo nero nero nero
trafitto appena dai proiettili d’argento
di minute disperazioni
Traduzione di Carolina Isla